#unviaggiovintage - L'inizio del mio VIAGGIARE

sabato, febbraio 21, 2015 6 Comments A+ a-

Avete presente quando rovistando per casa trovate una foto o un oggetto del passato che vi riporta tutto ad un tratto indietro nel tempo? 

E' quello che è successo a me quando ho deciso di partecipare all'iniziativa proposta da Monica di Alla ricerca di Shambala, una blogger che ho conosciuto proprio grazie a questo progetto e che ha un blog molto bello e originale! L'iniziativa si chiama #unviaggiovintage e consiste nell'andare a rovistare nei cassetti, trovare una o più foto scattate ancora in analogico e raccontare un viaggio.

Così per farmi venire l'ispirazione sono tornata nella mia vecchia cameretta a casa dei miei genitori e ho aperto il mobiletto dove tengo tutte le mie fotografie [breve parentesi: ma quanto erano belle le fotografie stampate?!!! Per me hanno un fascino unico che il digitale non potrà mai avere...] e sono finita in un viaggio nel tempo. Ho iniziato a sfogliare album su album ripercorrendo momenti ed emozioni che hanno segnato la mia vita.


Infine ho trovato Lui. Il viaggio perfetto da raccontare in questo post, il viaggio che per la prima volta mi ha fatto essere una vera Viaggiatrice e non più solo una turista.


Ma andiamo con ordine. 

Correva l'anno 2003, io avevo 20 anni e studiavo all'università (e come potete vedere dalle foto ero sicuramente più magra e più riccia!). Quell'estate io e mia cugina Sonia - praticamente una sorella maggiore per me - decidiamo di concludere in bellezza l'estate andando a fare un Interrail di 10 giorni tra Spagna e Portogallo.

Partiamo senza aver prenotato nulla e senza nessuna esperienza in questo tipo di viaggi, solo con un biglietto del treno, uno zaino e un itinerario appena abbozzato.
Ancora sorrido se penso a quello che avevo portato con me nello zaino: scarpe a non finire e borsettte!!! Sicuramente con il tempo il mio bagaglio si è notevolmente evoluto!

E' stato un viaggio fatto di imprevisti, come la volta in cui abbiamo dormito per terra fuori dalla stazione Atocha di Madrid perchè non sapevamo che la stazione chiudesse di notte e dovevamo aspettare il treno successivo. 

Di situazioni assurde, come l'ostello/casa monopolizzata da un gruppo di italiani a Lisbona, dove la nostra camera consisteva in un loculo senza finestre! 

Di avventura, arrivare a Barcellona in pieno Agosto senza nessuna prenotazione e scoprire che tutti gli ostelli erano al completo, finendo così a dividerci per due notti un letto singolo in una stanza con un pavimento in pendenza!

Ma soprattutto è stato un viaggio fatto di risate vere, dall'inizio alla fine, pieno di quell'ingenuità, incosapevolezza e spensieratezza che poi purtroppo crescendo un po' si tende a perdere.

Per me questo è stato il viaggio che mi ha fatto capire che io il mondo lo voglio scoprire e vivere, che non mi bastano i pacchetti turistici e una bella spiaggia tropicale per essere sodisfatta. Che nei luoghi io mi ci voglio immergere.

Recentemente sono stata ad una mostra di Steve McCurry e mi è rimasta impressa una frase detta dal fotografo: "You have to go into the water to make good pictures"...
Ecco, secondo me per i viaggi vale la stessa cosa. E in quel interrail di 12 anni fa io l'ho capito e da allora non ho più smesso di Viaggiare.








6 comments

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21 febbraio 2015 alle ore 16:49 delete

Ciao Silvia, piacere di conoscerti e piacere di allargare la vintage-family con questo tuo post. E ti spiego il perchè:
a. Perchè immaginare che qualcuno, leggendo un'iniziativa, prenda su, sfogli un album e riviva emozioni e poi le racconti ai suoi lettori ... mi piace parecchio :-)
b. Perchè alcuni tuoi passaggi e parole arrivano dritti al bersaglio, e mettono a fuoco bene il perchè si viaggia.
c. Perchè le fotografia analogica e la pellicola stampata, anche se sui blog oggi non si vede più, è un nostro piccolo patrimonio personale :-)
Grazie mille di aver partecipato, sei una bella scoperta. Monica

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Silvia
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21 febbraio 2015 alle ore 18:46 delete

Grazie a te Monica per le tue belle parole.Io amo tanto i viaggi perchè permettono davvero di sognare, anche quando non si sta esattamente viaggiando. E grazie alla tua idea ho avuto l'occasione per ritagliarmi un po' di tempo per fare un bellissimo viaggio nel tempo! A presto!!

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patrick
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22 febbraio 2015 alle ore 11:25 delete

Credo che i racconti di quegli interrail si assomiglino in tanti aspetti. Che splendido post. e... mi è venuta voglia di stampare un sacco di foto :)

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Silvia
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22 febbraio 2015 alle ore 19:14 delete

Grazie Patrick! Gli album di una volta non esistono più, ma ti confesso che io appena riesco stampo le foto dei miei viaggi, le cose stampate hanno sempre un fascino superiore rispetto ad uno schermo di un computer. :-D

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24 febbraio 2015 alle ore 19:02 delete

Che bellezza! Tutti questi vintage vintage che sto leggendo sono così magici, racchiudono tante emozioni del passato di quando viaggiare forse era più casuale e non c'era tutta l'organizzazione dei nostri giorni grazie a Internet e alle cose facilitare. La frase di McCurry è bellissima, sono pienamente d'accordo :)

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Silvia
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25 febbraio 2015 alle ore 13:45 delete

Ciao Valentina, si concordo, io appena ho letto di questa iniziativa me ne sono subito innamorata! E' bellissimo vedere tutte queste foto che ad oggi nell'era del digitale e del ritocco costante sembrano così lontane, e poi i racconti di quei viaggi sono sempre emozionanti :-)

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